FAQ BORDI

CONSIGLI E SUGGERIMENTI

  • Qual è la maniera ottimale per conservare i bordi a magazzino?

    Per mantenere la tensione del bordo che ne favorisce l’adesione ottimale al pannello, le bobine dovrebbero essere stoccate orizzontalmente. Dovrebbero, inoltre, essere protette dalla polvere, dagli schizzi e dai raggi UV ad esempio in una stanza chiusa senza finestre. I raggi UV, infatti, danneggiano il primer. La temperatura ottimale per lo stoccaggio delle bobine è tra i 18-20°C.
  • Per quanto tempo si possono conservare i bordi in magazzino?

    La loro durata può essere molto lunga se conservati in maniera appropriata.
  • Perché durante il periodo invernale i pannelli e i bordi devono essere portati a temperatura ambiente prima di essere lavorati?

    Durante l’inverno succede più frequentemente che durante la lavorazione i bordi si stacchino dal pannello. Motivazione: bordi e/o pannelli sono stati stoccati in un luogo troppo freddo. Con l’applicazione della colla su una superficie fredda, infatti, il collante indurisce troppo velocemente. Questo ovviamente comporta un pessima adesione al pannello. Anche nei periodi più caldi può accadere che i bordi presentino delle difficoltà di adesione al pannello. La motivazione va ricercata nelle correnti d’aria che entrano magari dalle finestre tenute aperte. Questo può provocare un accorciamento dell’open time della colla.
  • Qual è la temperatura ottimale per la lavorazione della colla?

    Il tema delle colle/collanti è molto complesso.Parlando in generale la temperatura ideale è tra i 190 e 210 °C nella vasca colla. È preferibile che la temperatura sia un po’ più alta piuttosto che troppo bassa, poiché la temperatura sul rullo tende ad abbassarsi. Si consiglia ad ogni modo di verificare i parametri di applicazione della colla con il fornitore del collante.
  • Quali altri motivi possono causare un mancato incollaggio?

    Se i bordi non rimangono incollati, può essere che il gruppo di riscaldamento della macchina bordatrice non funzioni correttamente. Questo capita a volte con le macchine nuove. In questi casi non viene raggiunta la temperatura necessaria per la lavorazione ottimale della colla. La prima volta vale sicuramente la pena verificare la temperatura della colla. A tal motivo si può utilizzare un termometro ad infrarossi in grado di misurare le temperature da -18°C a +260°C. Attenzione: bisogna sempre controllare la temperatura non solo della vaschetta, ma anche presso i punti di applicazione della colla.
  • Perché la pressione del primo rullo dovrebbe essere regolarmente controllata?

    Se il primo rullo non esercita sufficiente pressione sul bordo e la fuga non viene chiusa velocemente, il bordo non attacca correttamente. Il motivo: la colla non ha creato il giusto tack col pannello. Già in prossimità del secondo rullo la colla si raffredda così velocemente da non permettere una distribuzione ottimale ed una conseguente salda adesione tra bordo e pannello. Si consiglia di controllare periodicamente la pressione die rulli colla e farsi supportare dal fornitore dell’impianto di bordatura.
  • Adesivo poliuretanico o base EVA - Quale scegliere?

    Nella maggior parte delle aziende viene utilizzato un collante termofusibile di tipo EVA che svolge il suo compito in maniera affidabile. Tuttavia si consiglia volentieri l’utilizzo di adesivi poliuretanici per le proprietà adesive chiaramente migliori (resistenza all'acqua, fughe più sottili). Di fondamentale importanza è però la corretta manutenzione degli impianti ove si usa collante poliuretanico. Molti utilizzatori però trascurano la necessaria routine di pulizia necessaria dopo l’impiego dei collanti di questo tipo.
  • Come si fa a rimuovere lo sbiancamento in maniera ottimale?

    Dopo la fresatura dei bordi in plastica compare spesso sul lato del bordo uno sbiancamento unito a leggeri segni di lavorazione. Per eliminare questi segni e per lisciare il bordo sulla parte fresata si consiglia l’utilizzo della spazzola in sisal. Nelle parti che non si possono raggiungere con la fresa si consiglia di rifilare manualmente il raggio con un raschietto ed, infine, di utilizzare la spazzola in sisal per lisciare il bordo. In prossimità di raggi particolarmente stretti lo sbiancamento a volte si presenta anche sulla superficie del bordo. A questo inconveniente si può facilmente rimediare utilizzando un comune phon ad aria calda. Riscaldando il materiale, lo sbiancamento sul bordo scompare, poi basta passare subito la spazzola in sisal sui lati.
  • Come si può evitare che le bobine di bordo già iniziate si srotolino?

    Per evitare lo srotolamento delle bobine iniziate e per fare in modo che non si aggroviglino tra di loro, si consiglia l’utilizzo di semplici graffe per bordi. Un'alternativa sono i nastri in velcro.
  • Perché utilizzare un bordo per ancoraggio laser e/o aria calda compressa anziché un bordo per incollaggio colla?

    Il motivo principale per cui può essere preferibile utilizzare un bordo per ancoraggio laser/aria calda compressa è la possibilità di non aver l’antiestetico effetto fuga che l’incollaggio con adesivo comporta. Questo è sicuramente un vantaggio dal punto di vista estetico. Un’altra motivazione è legata al non utilizzo di collante e quindi ad un risparmio di tipo economico venendo meno una voce di costo quale quella, appunto, per l’adesivo.
  • Un bordo per incollaggio colla può essere utilizzato su un impianto laser/aria calda compressa e/o viceversa?

    No. Un bordo nato per essere incollato con la colla non può essere utilizzato su un impianto laser/aria calda compressa, e viceversa.I bordi che nascono per uno specifico utilizzo possono essere utilizzato solo per quello.
  • Quanti tipi di bordo per ancoraggio laser/aria calda compressa esistono e quali sono consigliati?

    Esistono due tipologie di bordi per ancoraggio laser/aria calda compressa. Bordi prodotti in coestrusione e bordi standard con applicato sul retro uno strato funzionale in post-coestrusione. Doellken consiglia e promuove i bordi coestrusi, che costituiscono quindi un corpo unico, perché più facili alla fusione e a zero rischio di "effetto delaminazione/separazione“ tra i due corpi come nel caso die bordi standard con strato funzionale applicato in post-coestrusione.
  • Quale bordo è consigliato tra ABS e Polipropilene?

    Non ci sentiamo di consigliare o sconsigliare uno piuttosto che l’altra qualità.Preferiamo in questa sede spiegare le principali caratteristiche e peculiarità dell’uno e dell’altro tipo di materiale. L’ABS (Acetil-Butil-Stirene) si caratterizza per una maggiore resistenza superficiale e per una migliore trattabilità dal punto di vista della pigmentazione (cosa particolarmente utile nel caso di colori tinte unite). Il Polipropilene ha nella maggior flessibilità alla lavorazione, minor impatto ambientale in caso di smaltimento e punto di rammollimento superiore le sue caratteristiche principali.